L’assassino afferma che Michelle avrebbe usato contro di lui una pistola giocattolo, trovata poi dagli inquirenti in casa del ragazzo.
Oliver D.S., il ragazzo che ha ucciso e abbandonato in un carrello della spesa Michelle Maria Causo, ha dichiarato agli inquirenti che la ragazza aveva usato un’arma finta contro di lui. “Mi ha minacciato, dicendo che l’avrebbe usata”, dichiara il 17enne.
Trovata la pistola giocattolo
Durante un sopralluogo all’interno dell’appartamento di via Dusmet a Primavalle, dove il killer che viveva con la madre ha ucciso Michelle, è stata trovata effettivamente una pistola giocattolo. Si tratta di una copia esattamente identica all’originale, tuttavia sarà necessario riscontrare quali impronte digitali si trovino sull’arma finta.
Se le presunte minacce della ragazza fossero vere, si otterrebbe un ulteriore elemento da collegare alla alla questione dei soldi. Dalle dichiarazioni del coetaneo della vittima, il movente alla base dell’omicidio pare sia stato quello di un debito di circa 20 euro, anche se secondo un’amica di Michelle la cifra ammonterebbe invece a più di un migliaio.
Le indagini sul killer di Michelle
Gli investigatori indagano anche sulla scritta minacciosa apparsa all’ingresso della casa di Oliver. Si ipotizza che gli autori del gesto possano essere i creditori, che lo spingerebbero a non raccontare la verità.
Si indaga anche su un precedente del 17enne: nel 2021 aveva hackerato il profilo Instagram di una ragazzina, chiedendo foto da nuda per restituirglielo. Secondo gli avvocati della famiglia, nell’omicidio di Michelle non può aver fatto tutto da solo, ma avrà avuto dei complici.
Il legale della famiglia Causo
Antonio Nebuloso, avvocato della famiglia Causo, continua a sostenere che non ci sono ancora spiegazioni chiare sul delitto. “Non c’è motivazione che possa giustificare un delitto del genere. Michelle mercoledì scorso è uscita tranquilla per andare dagli amici, non aveva il pensiero né l’idea che si sarebbe consumato un delitto ai suoi danni”, dichiara.
“Riteniamo che possa essere un’ipotesi plausibile quella secondo cui il 17enne non abbia agito da solo“, aggiunge all’uscita dei funerali della ragazza. “Dal fatto in sé, un omicidio tanto efferato con più di sei coltellate, a tutto ciò che è stato fatto dopo, dal carrello della spesa al trasporto del corpo dal secondo piano. Abbiamo dei forti dubbi. Ma le indagini li chiariranno”.